Violare la normativa non fonda il risarcimento danni

Violare la normativa non fonda il risarcimento danni

Violare la normativa non fonda il risarcimento danni …  ma attenzione ai micro danni

La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha emesso una sentenza importante riguardante la violazione della normativa sulla protezione dei dati personali. Questa sentenza afferma che una violazione di questa normativa non garantisce automaticamente il diritto a un risarcimento dei danni, né è necessario che il danno sia superiore ad una certa soglia.

La sentenza è stata emessa in seguito ad una causa intentata da un cittadino austriaco contro le Poste austriache che lo avevano schedato come simpatizzante di un partito politico, senza il suo consenso. Il cittadino ha richiesto un risarcimento danni per un importo di 1000 euro, sostenendo che questa attribuzione era offensiva, infamante e lesiva della sua immagine. La Corte ha stabilito che il diritto al risarcimento previsto dal GDPR è subordinato a tre condizioni da intendersi in maniera cumulativa: la violazione del regolamento, la conseguenza di qualunque tipo di danno e la dimostrazione del nesso di causa tra il danno e la violazione.

Inoltre, il diritto al risarcimento vale anche per i micro-danni e spetta a ciascun Stato membro determinare i criteri a garanzia dei diritti in materia di protezione dati.

Clicca qui per approfondire bit.ly/3B5jYBg