Sanzione 250K per mancata trasparenza su App
La Lega nazionale di calcio spagnola (LaLiga) è stata multata per 250.000 euro per aver messo in commercio un’applicazione, scaricata da 4 milioni di persone, che accedeva una volta al minuto al microfono dei telefoni cellulari degli utenti per rilevare i pub che trasmettevano le partite di calcio senza aver pagato i diritti televisivi.
L’app in questione veniva utilizzata per uno scopo differente, cioè come spia: installando l’applicazione e dando il consenso, infatti, LaLiga poteva attivare da remoto il microfono del cellulare di qualsiasi utente, consentendo ad un sistema automatico di rilevare il suono ambientale del luogo in cui l’utente si trovava. Questa è stata considerata una attività di raccolta dati.
La società ha fortemente contestato la sanzione, facendo leva anche su un altro caso di 150.000 euro verso Google, annullato dal Tribunale nazionale. Al tempo stesso però non ha rinnovato il contratto con il fornitore, alla scadenza.
In questo caso, il tema principale riguarda la trasparenza (art. 5, par. 1, lett. a) GDPR): l’Autorità spagnola ha contestato alla Liga di non aver informato adeguatamente gli utenti dell’app di quest’attività di trattamento.
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