AI Act verso la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

AI Act verso la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

La preapprovazione dell’Artificial Intelligence Act (AI Act) in Europa rappresenta un importante passo nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA), finalizzato a garantire un utilizzo sicuro e rispettoso dei diritti fondamentali e della democrazia. Tuttavia, solleva preoccupazioni in materia di privacy e sicurezza informatica per le aziende.

Il regolamento mira a stabilire un quadro per l’utilizzo responsabile e sicuro dell’IA, con un focus sugli AI ad alto rischio e eccezioni per le forze dell’ordine nell’uso della biometria. Tuttavia, le implicazioni sono complesse e potrebbero impattare significativamente sul trattamento dei dati personali e sulla sicurezza informatica aziendale.

La distinzione tra AI ad alto rischio e non ad alto rischio solleva preoccupazioni sulla comprensione e conformità da parte delle aziende, soprattutto per le PMI. L’uso della biometria da parte delle forze dell’ordine solleva dubbi sulla privacy e sicurezza dei dati personali. La regolamentazione affronta anche i rischi e le opportunità legati ai sistemi AI generici e ai modelli fondamentali, come GPT.

La nuova governance includerà un Ufficio AI, un comitato scientifico indipendente e un Consiglio AI per supervisionare i modelli AI e contribuire allo sviluppo di standard. Le sanzioni per le violazioni sono significative e potrebbero pesare sulle aziende, specialmente sulle PMI. Sono previste misure di supporto all’innovazione, ma le critiche riguardano la limitazione dell’innovazione e la protezione dei consumatori.

L’AI Act è un passo avanti, ma solleva questioni complesse che richiedono un bilanciamento tra sicurezza, privacy, e innovazione. Le aziende dovranno prestare attenzione ai requisiti e prepararsi a un ambiente regolatorio in continua evoluzione. La cybersecurity sarà fondamentale, richiedendo un approccio proattivo per garantire la conformità e proteggere i dati sensibili.

Vedi anche questo articolo https://bit.ly/36NUzvp del gennaio 2020