Crollo dei cookie di terze parti? Ecco le alternative IAPP alla raccolta dati
Crollo dei cookie di terze parti? Ecco le alternative IAPP alla raccolta dati
Da Apple a Google, Da META (Facebook, Instagram e Whatsapp) a Apple, da GOOGLE (Chrome, Youtube, Android) a Mozilla con il suo Firefox, tutte le più grandi aziende hi-tech stanno introducendo misure per il blocco del tracciamento del comportamento online degli utenti tramite i cookie di terze parti.
Chi rischia di rimetterci? Purtroppo sono le PMI che hanno basato le loro campagne essenzialmente su dati raccolti ed elaborati da terzi.
Ne abbiamo già parlato a riguardo lo scorso anno nell’articolo “IAB e il Transparency and Consent Framework: come il marketing digitale cambierà” (rileggilo qui)
In questo senso, l’IAPP (International Association of Privacy Professionals – Associazione Internazionale dei Professinisti in ambito Protezione Dati) suggerisce otto strade alternative per superare lo scoglio affinché la transizione ai nuovi metodi sia la meno dolorosa possibile
Eccole in ordine alfabetico:
Conversion measurement
Cookie di prima parte
Fingerprinting
Identificatori universali
Privacy cluster
Targeting contestuale
Zero-party data
Ora alle piccole e medie imprese non resta che identificare e utilizzare una o più alternative ai cookie di terze parti e provare il loro uso.
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